Crack, parte II°

by Lo zio Giorgio on 8 ottobre 2008

Forse qualcuno si ricorderà del bel racconto di un certo scrittore americano, Mack Reynolds (ah, gli scrittori americani SF degli anni ’50!), socialista, economista prestato alla narrativa: s’intitolava Effetto valanga. Non lo trovo più perchè chissà dove me l’avrà messo Helga (la mia sguattera), ma ricordo che più o meno era così: una coppia di zoticoni del Vecchio Sud rinunzia all’ acquisto di un frigorifero. La notizia delude assai il negoziante di elettrodomestici, che a sua volta disdice l’ordinazione di una Ford nuova di zecca. Il concessionario ne prende atto e, depresso, chiude la sua già traballante attività. Alla Ford prendono come spunto il calo di vendite per mettere in atto una serie di tagli…E via discorrendo, creando così l’effetto valanga del titolo che in breve tempo distrugge il mercato e annienta l’economia mondiale, riducendo l’intera Umanità alla fame. Alla fine i protagonisti, grazie a una serie di ricerche governative congiunte, riescono a seguire a ritroso il percorso del tracollo, individuarne la causa d’ origine, e con gli ultimi svalutati fondi di un paese ormai in ginocchio, comprare finalmente il famigerato frigorifero, rimettendo  lentamente in moto il mercato globale. Il finale forse è una boiata, ma ammetterete che l’argomento è stimolante, per cui, visto che la crisi attuale è di tipo diverso (recessione), perchè non tentare una ricostruzione analoga? Mandate allo Zio Giorgio® la vostra analisi, chissà che tra voi Impiegate Fancazziste® e Bloggers Camisalzolari® (che non siete altro) non si celi il futuro Salvatore dell’Economia Mondiale!

Esempio: nasce tutto (ovviamente) in Italia, per la precisione dalla stretta sulla guida in stato d’ebbrezza: la prima conseguenza è che nessuno esce più di sera. Per forza: com’è possibile tollerare la vista di tutte quelle facce di merda che ci sono nei locali, se non con l’ausilio di 14/15 bei Negroni, di quelli fatti bene, non troppo dolci? Come salvaguardare la propria dignità nell’abbordare una parrucchiera di 21 anni e uniformarsi alla di lei padronanza dei congiuntivi se non col famoso “trucco delle 12 Ceres”? Quindi la gente, per non rimetterci patente, macchina e una frana di soldi se ne resta in casa. Risultato: una crisi dell’intrattenimento notturno a livello nazionale. E se un uomo single e di bell’aspetto non deve uscire la sera, perchè disturbarsi tanto a spendere centinaia di €uro in quelle agghiaccianti scarpe di legno con la punta quadrata? E se una donna single e di bell’aspetto non deve uscire la sera, perchè acquistare costosissimi prodotti esfolianti e scrub per eliminare dai pori della pelle gli accumuli di groviera e sperma, beffa delle giornate stressanti? Una volta raggiunta quest’area del mercato, l’effetto valanga è pronto a esplodere su scala ben maggiore: i top manager delle grandi aziende non sono più motivati a fare regali costosi a mogli e amanti sempre più cesse (il peeling è importantissimo anche nell’economia della bellezza femminile), e ripiegano su attività bucoliche come la pesca e la sega a ostacoli. Le mogli non aspirano più a farsi intitolare imbarcazioni, e…Crac! La Crisi. Mi sembra quindi evidente la soluzione: l’abolizione dell’odiosa normativa, una serie di incentivi etilici e l’istituzione straordinaria di un Happy Hour Governativo ci permetteranno di gremire nuovamente sbronzi e felici i nostri orribili locali notturni arricchendo viscidi gestori cocainomani, di spappolare le nostre auto contro i platani tanto amati dai concessionari VolksWagen, che a loro volta torneranno a fare regali a mogli più fighe che pria, amanti a loro volta di Top Manager che nel frattempo avranno ripreso a nuotare nei nostri soldi, una volta appese finalmente al chiodo le scarpine da sega a ostacoli (anche se è inutile che facciano i guappi con quei cilindri e quelle ghette, che lo sappiamo tutti benissimo che stanno bene solo perchè tutti quegli altri là nel terzo mondo fanno la fame).

Aspetto le vostre teorie!

Nel frattempo, come sempre, chiederò a Helga di scarrozzarmi al music-bar fuori città: suonano (si fa per dire) quei due imbarazzanti tangheri del gruppo “Il Genio”, e l’unico modo per sopravvivere a un incubo simile è scolarmi un boiler di mojito.

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sooofo ottobre 9, 2008 alle 02:07

Non ho, purtroppo per me e per fortuna dell’umanità intera, nessuna ricetta per uscire da questa tragicomica situazione.
Posso però dirti, caro zio, che se è vero che Puk ha deciso di annientare il pianeta dopo aver letto quell’articolo di Repubblica, è altrettanto vero che sul pianeta era giunto con le peggiori intenzioni dopo un rapido ascolto de Il Genio-e anche voi, hrìsto, che nome vi siete dati?-…

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Lo zio Giorgio ottobre 9, 2008 alle 03:07

E’ una vitaccia dura, caro Soofo, ma ci sono metodi antichi come il mondo per riuscire a sopportare gli intrattenitori di merda che questa scellerata epoca ci propina…

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livefast ottobre 9, 2008 alle 09:21

la mia Teoriaâ„¢ è questa: un sacco di americani in bolletta volevano l’iPhone, così sono andati alla Lehman Brodahs (la merchant bank dei gangsta rapper) e si sono ipotecati la casa. la Lehman Brodahs ha impacchettato gli iPhone in un bond insieme alle ipoteche, alle azioni della vecchia Parmalat, ai tangobond e all’EULA di Windows Vistaâ„¢. risultato: un sacco di debiti, anche d’ossigeno, che nessuno ha idea di come riscuotere, donde la crisi mondiale, la cui soluzione passa senza dubbio per l’abolizione di Windows Vistaâ„¢, della Lehman Brodahs e, probabilmente, dell’Argentina *ma non* di Leo Messi, che passa alla Juve a parametro zero, mentre il governo si affretta a legalizzare la marijuana ed a portare a 270 km/h il limite di velocità in autostrada.

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disceseardite ottobre 9, 2008 alle 11:33

corro a far scorta di esfoliante

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Lo zio Giorgio ottobre 9, 2008 alle 14:01

Si vede bene che Livefast ne sa a pacchi di doppio massimo, doppio minimo & downtrend. Ma si fa dar del lei anche per quanto riguarda la conoscenza di Leo Messy e marijuana. Che io peraltro amatorialmente spacciavo ai tempi del Crack del ’29 per dar da mangiare ai miei pargoli.

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Lo zio Giorgio ottobre 9, 2008 alle 16:01

@Disceseardite: tu lo sai, vero, PERCHE’ il cavallo nitrisce quando viene nominata Frau Blucher??? (eh, eh…)

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valentina ottobre 9, 2008 alle 17:32

14/15 no, ma un bel Negrone me lo farei volentieri!

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Lo zio Giorgio ottobre 9, 2008 alle 17:44

cara Valentina, i tuoi costumi (probabilmente) castigati ti fanno onore, ma devi sapere che i negroni che si vanno a introdurre nel proprio corpo devono sempre viaggiare in gruppi di 14/15, sia che si tratti del celebre cocktail ottenuto con l’aggiunta di Gin al cosiddetto “Americano”, sia che si tratti di Wesley Snipes.

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valentina ottobre 10, 2008 alle 09:36

elamadonna!

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