Sandokan e il Palasport: analisi di un transfert

by Lo zio Giorgio on 29 ottobre 2008

Anche nella rosea era del Pre-Nano la fiction prosperava. Nella rosea era del Pre-Nano l’alzheimer del marketing anni ’80 non era ancora arrivato, e la fiction si chiamava ancora “sceneggiato”. Ce n’erano di belli e di brutti, come sempre. Cioè, no, adesso sono tutti brutti, forse perchè sono fatti da coglioni che pensano che chiamandoli “fiction” il direttore di rete non li truciderà in caso di flop, ehm, volevo dire fiasco. Uno degli sceneggiati RAI di maggior successo, forse quello italiano di maggior successo in assoluto, fu Sandokan. E fin qui niente di nuovo.
La storia di “Sandokan”, come molte altre avventure per ragazzi di quegli anni (ad esempio lo Zorro di Duccio Tessari -pazzesco- con Alain Delon), si basava su questo assunto: quando un pueblo di teneri, buoni, pacifici bingo-bongo è oppresso da perfidi aguzzini che rubano, uccidono, tramano e trombano (solitamente la palpitante, graziosa figlia del re travicello di turno), quando l’ingiustizia stravince e quando ogni speranza sembra ormai perduta, prima o poi arriva da Molto Lontano un Eroe: bello (immensamente), di ricche e nobiliari origini, ma spinto verso ideali rivoluzionari da un cuore assetato di vendetta per una qualche infamia subita in passato. Egli, con l’aiuto di un fedele compagno -preferibilmente dotato della cartola di Philippe Leroy- trionferà sull’ odioso (ma leale, che anzi spesso cova per Lui una segreta, cavalleresca ammirazione) cattivo, festeggiando poi la vittoria sbattendosi la strameritata palpitante, graziosa figlia del re travicello di turno.
Ora, se hai più di 9 anni e la domenica sera assisti a una cosa simile, se non sei scemo come un cavallo la rimbalzi e ti precipiti seduta stante sulla bottiglia di Amaro Cora. Ma se hai meno di 9 anni, e non hai gli anticorpi necessari per difenderti da storie ripugnanti come quella di Elisa di Rivombrosa, figuriamoci se li hai per difenderti da quelle a sfondo pseudo-edificante come questa! Sembra la vicenda di Che Guevara, cazzo..! Poi però crescendo con questo tarlo cosa succede quando hai  trenta, quarant’anni? Che sei diventato grande, le tue esperienze  e le tue buone letture te le sei fatte, hai fatto il tuo dovere e sei un uomo con una coscienza civica, ma sotto sotto nel tuo inconscio stai ancora aspettando che arrivi Kabir Bedi a sculacciare  Brooke? E scopri che l’assunto di Sandokan era una stronzata piramidale, che il Cattivo è troppo squallido e materassaio per avere la classe di Adolfo Celi, che se pensi a un  nobile rampollo dal cuore in allarme ti viene in mente solo Lapo Elkann -che tutto ciò  che al massimo può difendere è il suo ano dalle aggressioni di un travone chiamato “Patrizia il Carabiniere”- e soprattutto che il Pueblo, il Pueblo se ne sta lì, in fila per le audizioni di Amici? Dio, quanto ti incazzi allora. Ti incazzi talmente tanto… che diventi grillino! Ed ecco spiegato il transfert: Grillo è un personaggio venuto fuori ai tempi di Sandokan, e il nostro povero immaginario collettivo, ora solo e disperatamente a corto di eroi, se ne è ricordato e glie lo ha messo come tieniposto. A questo punto, ai cattivi non resta che appestare di colera l’acqua potabile. Scatenando così le ire di Grillo, mentre Yanez-Travaglio sparacchia contro il Facci di turno con le sue micidiali Derringer da borsetta.
Tutto questo per dire che stasera, qui al Palasport, c’è lo spettacolo di Beppe Grillo, e io non ci andrò.

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lamicragna ottobre 29, 2008 alle 12:01

certo che a te propp fa un ricco baffo di cappuccino.

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Babs ottobre 29, 2008 alle 15:08

Ieri un un sol colpo Travaglio e Grillo a Reggio…oso solo sperare che l’entrata fosse gratuita; che, nel caso di pagamento, nessuno ci sia andato; che, nel caso fosse a pagamento e qualcuno ci sia andato… i soldi di questi uomini generosi e antiberlusconiani, siano stati versati in beneficenza

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piapalmira ottobre 29, 2008 alle 15:12

ok, grillo no. ma dimmi la verità: alla manifestazione paventata da zoro (guarda un po’ come ritorna ‘sto nome) nel suo ultimo video, ci andresti? io sì. (devo linkarti i riferimenti? do per scontato non ce ne sia bisogno, ma nel caso lo faccio volentieri)

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Lo zio Giorgio ottobre 29, 2008 alle 15:21

Sfondi una porta aperta. Libera di non crederci, ma il post al completo si chiudeva proprio con una dedica al suddetto Zoro, ma poi ho pensato “ma io chi cazzo sono, non ci conosciamo neanche, è un pistolotto patetico”, e ho cancellato. Ho fatto male?
Comunque io a Grillo non riesco a non volergli un gran bene, se non altro per quel fantastico rientro in RAI nei primi anni ’90. Il resto, lo sappiamo tutti…

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piapalmira ottobre 29, 2008 alle 16:15

il mio post odierno è dedicato allo zio giorgio che me lo ha ispirato.

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Lo zio Giorgio ottobre 29, 2008 alle 16:26

Quindi, alla fine, per un motivo o per l’altro non ho fatto poi così male a togliere il finale?

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disceseardite ottobre 30, 2008 alle 14:31

mah
io a uno spettacolo di grillo andrei, anche pagando (che poi voglio dire, mica è un crimine guadagnare denaro eh e non vedo perché grillo e travaglio dovrebbero darlo in beneficenza. non sono dei cristi ma gente che fa il proprio lavoro, pure bene secondo me) non foss’altro perché non faccio mai un cazzo di diverso

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Lo zio Giorgio ottobre 30, 2008 alle 15:20

Io Grillo lo sono SEMPRE andato a vedere, anche facendo molti chilometri, da tantissimo tempo. E devo dire che sono sempre stati soldi spesi abbastanza bene, perchè mi sono divertito a sentir dire in un certo modo cose tutto sommato giuste , non per altro. Poi se uno come Gasparri gli ritorce contro il suo essersi arricchito, ha ha, mi fa troppo ridere…
Però vedevi da vicino questa gente che si infervorava, si inferociva, si univa come in trance al rito catartico dell’incazzatura collettiva, ma all’uscita dello spettacolo si dimenticava tutto. Molto imbarazzante.

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ilanio ottobre 30, 2008 alle 19:03

ciao zio giorgio
lo so che ti lascio sempre dei commenti imbecilli e che, secondo la logica stringente di mio padre (che porta con se’ una saggezza strabiliante) “Meglio stare zitti e lasciare che glia altri pensino che sei cretina piuttosto che aprire la bocca e spazzare via ogni dubbio”, ma e’ piu’ forte di me.
Dove lo compri l’amaro Cora?
ciau
i
ps: io a grillo gli voglio un gran bene ma ogni tanto e’ troppo precipitoso e ci perde in credibilita’ (tanta gente usa il suo precipitarsi per legittimare la sua poca cura della coerenza, ma son points of view, in sostanza razzola nel giusto ma fa un gran polverone)(mia personale opinione, obviousely)

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Lo zio Giorgio ottobre 30, 2008 alle 19:25

Cara Ilanio,
avevo infatti giusto notato, nel corpus di graditissimi interventi con cui lusinghi questo mio piccolo spazio, una certa preponderanza di commenti imbecilli. Ma per carità, non fartene un problema: sappiamo benissimo che quelli che si sforzano di lasciare commenti intelligenti, casomai spremendosi le meningi per dei 15/20 minuti, sono i più coglioni fighesecche e pallemosce di tutti. Ma venendo alla tua domanda: che diamine, ma nello stesso posto dove compro il Rosso Antico, no?

P.S. su Grillo è chiaro che è così.

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ilanio ottobre 31, 2008 alle 20:11

(se mi spremo le meningi per così tanto tempo fondo ma in realtà non mi spremo nemmeno in caso di stitichezza, io)

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