Gli Orrendi Pomeriggi di Giuliano Gemma (post musicale!)

by Lo zio Giorgio on 30 luglio 2009

L’industria del tempo libero è ormai completamente in mano agli stagisti. Buonanotte suonatori.
Comunque molto carino Boris, anche se è stato notato che quando esce dal binario della satira violenta contro la nostra scintillante fiction televisiva e pattina sul terreno più mainstream della mera narrazione, cade negli stessi errori e clichè del suo bersaglio. Ma comunque…
Nessuno però ha mai sollevato la questione di come le colonne sonore delle produzioni TV nostrane (per non parlare di quelle cinematografiche) facciano disperatamente schifo.
L’altro giorno, la visione -in rapida successione- di un vecchio sceneggiato TV con la colonna sonora di un sempre grande, raffinato ed evocativo Riz Ortolani, e subito dopo di una recente porcheria col commento musicale di un sempre squallido, opaco e manieristico Pxxxx Bxxxxxxx ((no, dai, valà)) , mi ha cagionato un’incazzatura tale che per sbollirla ho dovuto immergermi per un paio d’ore nella composizione, arrangiamento e realizzazione -tramite alcuni di quei software che portano via un sacco di spazio sull’hard disk e un sacco di lavoro agli orchestrali veri- del tema musicale per un ipotetico sceneggiato televisivo, che mi permetterei di propinarvi.
Struttura A-A-B-A, qualche cadenza minore, II°-V°-I° a gogò, armonizzazione a quattro voci nella ripresa: le solite cosette da sceneggiato televisivo.
Ho pensato a quelli vecchi, con Ugo Pagliai e Delia Boccardo, anche perchè Delia Boccardo da giovane era una figa da mettersi a piangere.

Ah, il brano si intitola Gli Orrendi Pomeriggi Di Giuliano Gemma

Spero vi piaccia.

deliona

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Woland luglio 30, 2009 alle 12:02

Bello. Sembra una di quelle cose che Mike Patton prima prende e poi ci urla sopra mettendoci poi una rullata in 128esimi di Dave Lombardo.

E poi: perché con tutta questa merda di ripescaggio mode anni passati le ragazze non ricominciano a vestirsi e a pettinarsi così, porcoddddddio, invece di “riscoprire” Carmen Russo?

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Lo zio Giorgio luglio 30, 2009 alle 13:52

Un po’ di ordine: Questa è roba anni ’70, Carmen Russo è già una metastasi del carcinoma Berlusc-80.
Una breve ricerca per farmi avere una vaga idea di chi cazzo fosse Mike Patton mi ha fatto sospendere ogni ulteriore investigazione sull’effettiva identità dell’altro figuro che hai citato, quel Dave Lombardoni.
httpv://www.youtube.com/watch?v=E3UlUQ8wN5s

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lamicragna luglio 30, 2009 alle 13:35

tìojo,
ma un post normale sulla pillola abortiva come tutti i comuni normali (e mortali) bloggers?

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Lo zio Giorgio luglio 30, 2009 alle 13:44

“tìojo”???…

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ilanio luglio 30, 2009 alle 17:40

(io sono vestita e pettinata cosi’…)

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Lo zio Giorgio luglio 31, 2009 alle 02:45

(anch’io)

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ilanio luglio 31, 2009 alle 17:09

a me l’uccellino mi disse che sei pelato..

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Lo zio Giorgio luglio 31, 2009 alle 21:50

trattasi di riga nel mezzo larga

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lamicragna luglio 30, 2009 alle 17:50

sto imparando lo spagnolo,
da sola.

(mi sa che si vede..)

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Woland luglio 30, 2009 alle 17:56

Dave Lombardo è il batterista degli Slayer e dei Fantomas (il gruppo di Mike Patton). Mike Patton era il cantante dei Faith No More. E tu non puoi non sapere queste cose, checcazzo.

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Woland luglio 30, 2009 alle 17:57

(Può non fregartene un cazzo, in effetti, ma non puoi non saperle).

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Lo zio Giorgio luglio 31, 2009 alle 02:54

Sì, faccio cagare probabilmente, ma se m’imparo chi è Mike Patton, poi Mike Patton spinge fuori dal mio povero vecchio cervello qualcuno a cui potrei essere più affezionato.
Tu potrai obiettare che il mio affetto non è assolutamente meritato dalle vecchie teste di cazzo che mi ostino ad ascoltare.
E in questo hai perfettamente ragione: un paio di anni fa ho incontrato Mark Knopfler, e avendolo amato tantissimo quando ero adolescente gli ho chiesto di fare una foto ricordo con lui.
Lui, con quegli occhi così chiari e dolci, mi ha guardato con infinita gentilezza, e mi ha risposto, con un fil di voce:
“No.”

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Woland agosto 1, 2009 alle 02:38

Mark Knopfler, la prima volta che l’ ho sentito, da ragazzino, con la mia smania di volontà di potenza, ho detto: embé? Tra l’ altro, che palle.
Poi, cresciuto, col tempo, l’ ho riascoltato. E ho pensato, no, embé magari no, però. Però che aplle. E chi ti si incula. Vai a suonare nei campi hippy.

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Lo zio Giorgio agosto 1, 2009 alle 03:36

Se ti sento ancora parlare così dello zio Mark (con tutto quello che mi ha fatto) giuro che mi (ti) ammazzo.
La vita è un campo hippy del cazzo.

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Woland agosto 1, 2009 alle 20:47

Beh, io pure ho i miei intoccabili, quindi capisco lo spirito. Però tanti che erano intoccabili poi ci ho sputato sopra a ragion veduta.

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Less than zero agosto 17, 2009 alle 16:23

Bello.
Ricco di pathos.
Però mi ricorda parecchio il tema di Montalbano…

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Lo zio Giorgio agosto 17, 2009 alle 16:30

Grazie, Less than Zero, indagherò: non ho mai avuto il piacere di vedere tale sceneggiato.

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