Una sera

by Lo zio Giorgio on 29 ottobre 2009

Nella quasi totalità delle persone che conosco, la tendenza a non capire un cazzo di musica è inversamente proporzionale alla timidezza nell’ostentarlo.
Ciò non significa che io non possa stare ore ed ore incantato a sentirti parlare, ad ascoltare con quale foga mi spieghi quali sensazioni ti ha suscitato l’ascolto del tal brano musicale, sensazioni che fuori da ogni ragionevole dubbio sono del tutto differenti da quelle che l’autore del brano medesimo aveva intenzione di evocare.
Ma tu ora sei un fiume in piena, forse anche complice il Pinot Nero che ti porti dentro quasi come un segreto, dal momento che stai accompagnando a casa una ragazza nuova e devi fare bella figura, e allora pensi bene di incontrarmi casualmente per la strada e, così come se fosse la cosa più naturale del mondo, ti fermi a urlacchiarmi quanto ti tocca il tal pezzo, di quanto dolore, di quanta eleganza ne accarezzi ogni nota.
Una lontana, recondita vocina nel mio cervello mi bisbiglia maligna che non è vero, che lì dove tu senti il dolore anche un bambino si accorgerebbe che si sta parlando di passione, e lì dove senti l’eleganza invece si tratta di un pianto di amorevole nostalgia.
Ma adesso la scena è tua, non dell’artista che ha fatto il disco che stai masticando, digerendo, riscrivendo a modo tuo e io, insieme alla tua nuova amica, sono il tuo pubblico. Un pubblico in visibilio, perchè -io sicuramente più di lei- ti voglio bene davvero. Che bene che ti voglio, cristosanto. Ti voglio talmente bene che me ne starò qui ad ascoltare le tue affremazioni sbagliate, su un disco che ami per motivi sbagliati. Mentre lei mi sembra proprio un tipo affascinante, da come si guarda intorno capisco che è innamorata della vita e nonostante abbia un paio d’anni più di te ha gli occhi stupiti di chi è ancora capace di emozioni valevoli di essere provate. Spero che anche lei non capisca un cazzo di musica, così che quando l’avrai accompagnata a casa, nella dolce notte di ottobre di questa nostra epoca impazzita, non avrà alcuna remora a stracciarti un soffocone.

{ 12 comments… read them below or add one }

cptuncino ottobre 29, 2009 alle 14:30

e insomma se ne è saltato fuori dal nulla…
ben dai.
comunque per il lieto fine speriamo si che anche lei non capisca un cazzo.

Rispondi

Lo zio Giorgio ottobre 29, 2009 alle 14:48

@Cpt: quasi quasi telefono per sentir com’è andata.

Rispondi

cptuncino ottobre 29, 2009 alle 14:58

si dai, poi ci dice…basta un piccolo indizio ecco. (che poi serva da lezione per tutti che magari all’inizio di una relazione si evita di uscirsene con cagate musicali o cinematografiche o letterarie del tipo “il mio attore preferito è scamarcio”)

Rispondi

Lo zio Giorgio ottobre 29, 2009 alle 15:03

Ehi, che cazzo hai contro Scamarcio!?
(no, scherzo, fa schifo)

Rispondi

cptuncino ottobre 29, 2009 alle 15:33

ma non è questione di scamarcio è schifo o scamarcio non è schifo. voglio dire, ha fatto un film di cui non ricordo il titolo e mi pare regia di lucini, lui faceva il seduttore per finta e quel film di domenica pomeriggio con la febbre son stata contenta di vederlo (se ho la febbre sto leggera poi se no mi saltano fuori i mostri nel sonno), ma dire che è il tuo preferito vuol dire che per te è il migliore, che nessuno al modo lo eguaglia o lo supera in attitudine. quello dicevo.
una tipa una volta ha detto una cosa così, si trattava di tiziano ferro che era il suo cantante preferito. il preferito, il numero uno, il top dei top dei top. poi mi si dice che dico troppe parolacce…

Rispondi

smeriglia ottobre 29, 2009 alle 15:50

che cos’è un soffocone?

Rispondi

lamicragna ottobre 29, 2009 alle 18:29

ahahahahahahah!
smeriglia vince.

Rispondi

matman4 ottobre 29, 2009 alle 22:11

Il soffocone è la fellatio.

Una volta tanto posso fare l’ esperto.

Rispondi

smeriglia ottobre 30, 2009 alle 07:52

in base alle informazioni attualmente in mio possesso mi ero fatto l’idea che “stracciarti un soffocone” volesse dire “obbligarti a un cunnilincto”, però effettivamente sono informazioni un po’ enimgmatiche e soprattutto in latino.

Rispondi

ilanio ottobre 30, 2009 alle 17:14

zio quanta poesia per un pompino!

Rispondi

Fiammetta novembre 4, 2009 alle 13:27

E no, scusate, ma i commenti di smeriglia e di ilanio non sono compatibili. Adesso dovete spiegarmi chi fa cosa a chi.

Rispondi

Lo zio Giorgio novembre 4, 2009 alle 14:08

Non posso credere che possano esistere ancora dei quiproquo su una tematica ormai così mainstream.

Rispondi

Cancel reply

Leave a Comment

Previous post:

Next post: