Enolo gay

by Lo zio Giorgio on 19 aprile 2011

Non riuscirò mai a identificarmi nella figura del’enologo più o meno in erba, per il semplice motivo che per apprezzare le caratteristiche organolettiche (ma anche spirituali) di un buon vino, una volta assaggiatone un sorso con la boccuccia a culo (✳), è necessario essere in grado poi di trattenersi dall’impulso di versarsene catini nella bocca (allargata da un forcipe, usando la lingua come pala per velocizzarne il travaso).

E, a mio modesto avviso, un uomo dotato di tale self control è soltanto un odioso psicopatico.

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andreolo aprile 21, 2011 alle 13:19

Ne convengo.

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p.s.v. aprile 22, 2011 alle 22:58

faccio a meno di bere, non ho dubbi. Che poi già quelli esperti capiscono quel che capiscono, figuriamoci quelli in erba, che oltre a deglutire qualche goccia, devono pure far vedere di sapere qualcosa, non sapendo un cazzo. odiosi due volte

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