Galeone fu il balcone

by Lo zio Giorgio on 7 luglio 2011

A volte capita a te, di uscire sul balcone della tua camera d’albergo per gustarti il fresco della notte, accenderti una sigaretta, respirare profondamente e lasciar andare uno straripante, lunghissimo, voluttuoso scorreggione per poi accorgerti che nel balcone di fianco, avvolta nel buio e nel silenzio, una bellissima sconosciuta ti ha sentito e ti sta fissando con gli occhi della morte.
A volte invece capita a una bellissima sconosciuta di uscire sul terrazzo della sua camera d’albergo per gustarsi il fresco della notte, accendersi una sigaretta, respirare profondamente e lasciar andare uno straripante, lunghissimo, voluttuoso scorreggione per poi accorgersi che nel balcone di fianco, avvolto nel buio e nel silenzio, ci sei tu.
Ebbene, che ci crediate o no, proprio l’altra sera a me è successa la seconda, e mi dispiace veramente tantissimo che nessuno sia riuscito a vedere la mia faccia.

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ilanio luglio 14, 2011 alle 23:29

zio , ti confesso che a scadenze irregolari sento il bisogno di passare di qui solo per vedere l’omino che saltella sulla sx
è mesmerizzante
love
ila_nio

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ilanio luglio 14, 2011 alle 23:32

comunque anche la storia delle flatulenze niente male…
io una volta al primo appuntamento con un regazzino che mi piaceva, avevamo scelto di incontrarci al semaforo (ero in seconda liceo)
mentre lo aspettavo ho tirato un rutto degno di fantozzi e un nanosecondo dopo mi giro e lui era dietro di me che aveva preso qualche scorciatoia nascosta
non benissimo

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Lo zio Giorgio luglio 15, 2011 alle 02:30
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