Cose Veramente Importanti pt.II

by Lo zio Giorgio on 15 giugno 2009

Stavo guardando su uno di quegli inutili canali satellitari il programma “Verdone racconta Sergio Leone”.
Carlo Verdone è quel tizio de Roma che interpretava simpatiche macchiette un pacco di anni fa, che avrebbe potuto rimanere nell’immaginario collettivo come un ottimo attor comico, ma che invece a un certo punto ha deciso di fare il regista per uno di quegli errori karmici dovuti al rigonfiamento necrotico dell’ego. Quindi ha infilato tutta una serie di film -per essere clementi- dimenticabilissimi, a parte il primo, “Un Sacco bello”, reso memorabile -forse non tutti lo sanno- dalla benedizione dell’(occulto) aiuto del grandissimo regista, per l’appunto, Sergio Leone, che lo aveva anche co-sceneggiato.
Comunque devo dire che il documentario era incredibile, bellissimo, ma l’aneddoto che mi ha colpito di più è stato questo: durante la realizzazione della scena finale ne “il Buono, il Brutto e il Cattivo” (quella in cui i nostri scoperchiano la tomba di Arch Stanton per mettere le mani sul tesoro e invece ci trovano uno scheletro), Sergio Leone voleva che lo scheletro fosse autentico, e non un falso di scena. Mentre nella troupe serpeggiava gran paranoia per l’orrendo incubo logistico di procurarsi in modo legale uno scheletro umano, saltò su uno della produzione, che si era ricordato esserci in Spagna una persona la cui madre, attrice defunta da tempo, aveva espresso in vita il maniacale desiderio di “recitare anche da morta”.
E così fu: al mondo c’è stata una attrice che ha realizzato il folle desiderio di recitare una parte anche da cadavere, la parte dello scheletro di Arch Stanton.
E, porcaccia la miseria, la vera protagonista de “il Buono, il Brutto e il Cattivo” dimmi se non è lei, mica Clint, Eli Wallach o Lee Van Cleef!

httpv://www.youtube.com/watch?v=VzU3I09RbGk

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ilanio giugno 16, 2009 alle 01:27

l’unico che mi sta più sul culo di verdone è sordi

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Lo zio Giorgio giugno 16, 2009 alle 01:41

Credevo di essere l’unico italiano a odiare livorosamente l’Albertone nazionale (e anche Benigni).

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boiazza giugno 16, 2009 alle 09:04

io salvo l’albertone.
giusto per un calcolo percentuale del rapporto film decenti/minchiate.

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Artemisio giugno 16, 2009 alle 10:39

Spero vivamente per voi non vi stiano sul culo in quanto romani.

Comunque, la signora credo non sia l’unica a voler intraprendere da morta attività a lei care anche in vita. Berlusconi, ne sono sicuro, è mosso da fili invisibili.

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Woland giugno 16, 2009 alle 11:21

Io Alberto Sordi posso capira che -razionalmente- sia un fantasista portentoso. Ma che ci vuoi fare, lo odio a morte.

Piuttosto, quest’ aneddoto è una ficata e me lo rivendo tipo iniziando da tra 8 secondi.

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Artemisio giugno 16, 2009 alle 11:43

C’ho ripensato: odiare Sordi o Verdone in quanto romani è giusto e legittimo. Io odio a prescindere tutti gli attori napoletani.

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boiazza giugno 16, 2009 alle 15:52

a proposito di odiare a prescindere, vogliamo parlare dei toscani? Panariello, Pieraccioni e comecazzosichiama quel suo amico scemo.
ah, si Massimo Ceccherini.

il miglior toscano rimane Nuti alcolizzato che va a piangere ai tg perchè nessuno se lo caga più

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Lo zio Giorgio giugno 16, 2009 alle 16:32

michia, parole sante…
E quel Ruffini, quello dei doppiaggi belli, che fa il livornesaccio duro e puro poi finisce sempre nel panettone di Natale con Boldidesica?

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boiazza giugno 17, 2009 alle 13:22

behevabbeh
ex fidanzata toscana
ex direttore generale toscano
dammi uno, ripeto, uno di motivi percui io non dovrei odiare la stirpe toscana

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lamicragna giugno 16, 2009 alle 13:53

art,
io odio boldi e de sica.
tutti i de sica.
padre, figlio, nonno.
ma ora che ci penso, scusate, voi parlavate di attori..

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Lo zio Giorgio giugno 16, 2009 alle 15:46

Grazie, grazie ragazzi!
Non sono più solo…

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cliste giugno 16, 2009 alle 16:14

certo che non sei mai solo. sei Lo Zio. (che dio si scrive minuscolo) ecchecazzo.

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Lo zio Giorgio giugno 16, 2009 alle 16:33

Solo il nipote capisce lo zio (e non c’è bisogno di dirtelo)…

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faina luglio 4, 2009 alle 15:48

“che avrebbe potuto rimanere nell’immaginario collettivo come un ottimo attor comico, ma…”

quando ho letto quel “ma” mi sono venuti i brividi.

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