Silenzioso, scalcinato angelo custode della Bottega, il Il Ragazzo di Bottega è ormai un eidos platonico.
Con i suoi allampanati modi da novizio e il saluto deferente nel far accomodare i clienti del Capo per poi tornarsene alla propria buia postazione, egli emana quest’aura di desolata inutilità , tanto che molti pensano che sia un coglione.
Molti film anni ‘90 hanno cercato invece di affermare l’idea che sotto le timide sembianze del Ragazzo di Bottega si nasconda un risoluto, capace ed eroico salvatore della Bottega, che alla fine guadagnerà la commossa ed eterna gratitudine del suddetto Capo.
Ma ciò è assolutamente falso, come il messaggio contenuto nella quasi totalità dei film anni ‘90: il Ragazzo di Bottega, in realtà , è effettivamente un coglione.
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Credo tu mi abbia appena apostrofato come desueto ed inutile contenuto di una sacchetta scrotale.
Tutti lo siamo, Arty…
E poi non temere, tale status è strettamente connaturato con l’esercizio dell’attività di RdB. Non appena avrai ucciso barbaramente il tuo Capo (o egli ti avrà vaccato-licenziato-ucciso a sua volta), tornerai ad avere tutti i privilegi dei normali esseri umani.